San Cassiano visse a Imola tra il III e IV secolo. Fu maestro di scuola e convertitosi al Cristianesimo cercò di insegnare la nuova religione ai suoi alunni; per questo e per essersi rifiutato di adorare divinità pagane, nel 311 venne condannato a morte e, secondo la leggenda, fu ucciso dai suoi stessi alunni con gli stiletti per la scrittura. Un’ulteriore credenza popolare, diffusa nel medioevo anche tra le gerarchie ecclesiastiche locali, indicava San Cassiano come fondatore della diocesi di Sabiona. Così lo ha rappresentato l’artista Paul Troger negli affreschi del transetto nel Duomo di Bressanone, nell’atto di distruggere un tempio pagano per costruire la sua chiesa sulla rocca di Sabiona, che fu poi sede vescovile sino alla fine del X secolo.
Anche quest’anno, Domenica 22 aprile 2012, le comunità della diocesi di Bressanone ringraziano il Patrono San Cassiano per aver accolto le invocazioni dei fedeli e fermato l’invasione delle truppe bavaresi nel 1703.
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Galerie des Batailles:Battle af Denain - Reggia di Versailles |
Nel giugno del 1703 l’esercito bavarese, alleato dei francesi e nemico degli Asburgo, invase il Tirolo e occupò Innsbruck preparandosi poi a scendere verso sud.
Il 22 luglio del 1703, l’esercito Bavarese si trovava a qualche ora di marcia dalla città principe-vescovile di Bressanone; dopo una breve battaglia, forse a causa delle incerte prospettive militari, gli invasori decisero di interrompere l’avanzata e di ritirarsi verso nord risparmiando Bressanone da violenze e saccheggi. Le comunità della Diocesi ringraziarono il Santo Patrono per aver ascoltato le loro suppliche e protetto le loro case; in segno di gratitudine furono assunti due importanti voti: la recita del Rosario ogni domenica pomeriggio in Duomo ed una solenne processione annuale con le reliquie del Santo.
Due “piccole” reliquie di San Cassiano giunsero a Bressanone nel 1400 e nel 1685, ma fu nel 1704 che il vescovo Kaspar Ignaz von Künigl ricevette in dono dalla città di Imola una preziosa reliquia del santo a tutt’oggi conservata nel reliquiario che il maestro orafo Martin Maurer di Augusta realizzò nel 1733.
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Reliquiario di San Cassiano del 1733 |
Dal 1734 la devozione popolare a San Cassiano, rinvigorita dalla nuova reliquia e dalla consapevolezza della protezione ricevuta durante i tristi anni della guerra, si perpetua con la solenne processione votiva che percorre le vie del centro storico, con le reliquie del Santo seguite dal Vescovo, le confraternite e tutte le comunità della Diocesi con i loro gonfaloni e bande musicali.
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